Progetto Symbien "Aule verdi" per il benessere a scuola

Presentazione

Il Progetto SYMBIEN – attraverso un approccio multidisciplinare di competenze scientifiche e umanistiche – si pone come sfida la rigenerazione sostenibile degli spazi scolastici, in un’epoca in cui i mutamenti ambientali incidono in negativo sulla salute, in particolare negli spazi a maggiore affollamento. L’adozione di un’aula prototipo ha consentito di sperimentare l’introduzione di piante, l’impiego di particolari protocolli di sanificazione delle superfici, un sistema meccanico di ventilazione dell’aria e lo studio di possibili modifiche nelle caratteristiche di design dell’ambiente didattico, in funzione anche della percezione visiva, sensoriale, olfattiva e psicofisica degli occupanti. Il progetto intende testare soluzioni operative per migliorare comfort e salubrità negli spazi scolastici, dimensionando alla scala della scuola riflessioni di più ampio respiro che stimolino soprattutto i giovani a ragionare in autonomia e con consapevolezza sulla simbiosi fra uomo e ambiente.

“A fornirci l’input per la ricerca sono stati i problemi di contaminazione, evidentissimi, che si notano abitualmente negli spazi ad elevato affollamento – ha dichiarato il Professor Mazzacane, direttore del CIAS –. Già in passato il nostro centro ha effettuato studi sul tema, ma in questo caso abbiamo esteso lo studio a più aspetti, sviluppandolo costantemente in corso d’opera. Se le aule fossero climaticamente accoglienti, ventilate adeguatamente, più salubri ed esteticamente gradevoli gli studenti con ogni probabilità vorrebbero trascorrerci più ore e ne trarrebbero beneficio tanto loro sul piano dell’apprendimento, quanto i docenti nel loro lavoro quotidiano”.

 

Obiettivi

Partito nell’anno scolastico 2022/2023, il progetto SYMBIEN ha mirato all’ottimizzazione dei parametri termo-igrometrici, fisici, chimici, energetici, microbiologici ed estetici di un’aula prototipo del Liceo.

Nel corso del progetto i ricercatori del CIAS, affiancati da alunne e alunni, hanno svolto campionamenti microbiologici per monitorare la contaminazione potenzialmente patogena, con un focus particolare su batteri, funghi e antimicrobico-resistenza (AMR).  Inoltre, grazie all’installazione di sensori specifici, sono stati monitorati i valori di temperatura, umidità relativa, pressione atmosferica, concentrazione di anidride carbonica. Al fine di migliorare la qualità dell’ambiente interna è stato introdotto un nuovo sistema di ventilazione meccanica (fornito da Aldes srl di Modena), di cui sono stati monitorati anche i consumi elettrici, e alcune piante (a cura dell’Orto Botanico e Erbario dell’Ateneo) “che da sole, secondo i dati ricavati, hanno portato a un calo fino al 50% di funghi e muffe, responsabili, spesso, di allergie e infezioni respiratorie”. Oltre a ciò, è stato poi adottato il sistema di sanificazione con probiotici PCHS, fornito da COPMA Scpa di Ferrara, già in uso nell’Ospedale di Cona, in tutta l’Università di Ferrara e negli asili nido e scuole materne della città, oltre che in numerose altre realtà nazionali. Sul piano estetico-formale, infine l’aula prototipo è stata dotata di elementi di arredo, come quadri e pannelli esplicativi della ricerca, progettati direttamente dagli studenti insieme alla Professoressa Maddalena Coccagna del CIAS.

risultati ottenuti hanno evidenziato un efficace controllo dei parametri termo-igrometrici e dei consumi energetici, una riduzione superiore al 70% della concentrazione di anidride carbonica, un calo di microrganismi patogeni del 63-78% nell’aria e sulle superfici, e un abbattimento fino al 99,99 % dei geni codificanti AMR.

Pubblicato: 02.07.2024 - Revisione: 22.01.2025