Montagne innevate, coreografie di luminarie e bancarelle natalizie: ecco alcuni degli scenari in cui la 3Y ha trascorso una settimana di scambio finanziata dal programma Erasmus + 2021 -2027.
Dal 27 novembre al 3 dicembre gli studenti, accompagnati dalle docenti d’inglese e francese, Gabriella Bruschetta e Isabelle Lepera, si sono recati nel capoluogo austriaco della Stiria, Graz.
Non si è trattata di una semplice mobilità, bensì di un vero e proprio scambio culturale; gli studenti sono stati infatti ospitati dai rispettivi corrispondenti, nonché i ragazzi con cui avrebbero collaborato durante il corso della settimana, precedentemente contattati in autonomia.
Per arrivare a destinazione sono state affrontate ben 9 ore di treno, chi ha deciso di dormire, chi ha deciso di studiare, chi di leggere un bel libro o semplicemente fare qualche chiacchiera, tutto accompagnato dalla vista di magnifici paesaggi.

La domenica pomeriggio, finalmente giunti al BG/BRG Seebacher, la scuola partner dello scambio, è stata fatta conoscenza dei ragazzi ospitanti, che hanno offerto qualche tipico pasticcino austriaco. La prima sera trascorsa in famiglia è stata difficile per tutti: il primo impatto con una lingua totalmente diversa da quella studiata a scuola, cibo a cui non si è abituati, un velo di imbarazzo e la stanchezza del viaggio sicuramente non hanno aiutato. Già dal primo vero e proprio giorno ci si inizia ad integrare, specialmente svolgendo attività tutti insieme a scuola o all’esterno.

Tramite l’applicazione ActionBound è stata organizzata una sorta di caccia al tesoro in giro per la città, ricca di indovinelli mirati a conoscere le peculiarità di Graz. In questo modo è stato possibile ambientarsi un po’ di più in un luogo totalmente diverso da ciò a cui si è abituati. Graz è infatti chiamata anche “città dei contrasti” perchè accanto a maestosi palazzi ottocenteschi come il Rathaus, il municipio, si possono ammirare costruzioni del tutto moderne e all’avanguardia, come il Kunsthaus, il museo d’arte contemporanea.
Proprio al municipio è stata organizzata una visita nella quale è stata spiegata la storia di Graz e delle donne che in questa città hanno fatto la differenza, ma dove abbiamo anche potuto sedere proprio dove si riunisce il consiglio comunale.

Il nome del progetto Erasmus è “Translating Inclusion”, che tratta l’argomento della traduzione come inclusione e come mezzo per unire più culture, anche se profondamente differenti.

Proprio in merito a ciò, durante diverse lezioni distribuite nella settimana, abbiamo avuto modo di seguire dei laboratori sulla traduzione. E’ stato infatti organizzato un workshop e una visita al Centro Europeo delle Lingue Moderne, gestito dal Consiglio d’Europa. La classe ha inoltre avuto modo di seguire un altro workshop sulla traduzione presso l'università di Graz. Obiettivo del workshop è stata la traduzione dei siti delle scuole dall’italiano al tedesco o viceversa, scegliendo un target a cui destinare la traduzione e, in base ad esso, l’argomento e il registro lessicale. Ad esempio per gli studenti è stata tradotta la pagina riguardante lo sport, mentre per i genitori è stata preferita l’offerta formativa della scuola.

Nel tradurre si incontrano diverse insidie, a partire da parole che possono esistere in una lingua, ma che non trovano corrispondenza in un’altra; a quel punto entra in gioco la creatività e la capacità di immedesimarsi nel destinatario, che deve assolutamente essere capace di comprendere il testo tradotto come se fosse originariamente stato scritto nella sua madrelingua.
Abbiamo inoltre avuto modo di conoscere le problematiche di una minoranza linguistica slovena dell’Austria nel commovente film/ documentario Verschwinden.
Il giovedì pomeriggio è stato possibile fare un viaggio nel tempo nel villaggio di Stübing, dove sono conservate casette in legno originarie di secoli fa, all’interno delle quali è stato offerto il tipico Apfelpunsch, una bevanda calda a base di mele.
Il giorno successivo, dopo una lotta a palle di neve, è stata fatta scorpacciata di cioccolato alla fabbrica Zotter, dove è stato spiegato passo per passo il suo processo di creazione: dalla fava alla barretta.
Nonostante tutte le attività formative, non è sicuramente mancato il tempo per lo svago e per conoscere meglio l’effettiva vita quotidiana austriaca.

Il giorno della partenza non ha tardato ad arrivare e tra abbracci e qualche lacrima, è stato fatto ritorno a Ferrara.

 

La classe 3Y con le classi 7C/7D del Liceo Seebacher di Graz